PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA

Si abbia cura di raccogliersi in preghiera in un luogo adatto della casa.

INIZIO E SALUTO

Se è possibile, la famiglia si riunisca a mezzogiorno, l’ora in cui il Signore Gesù incontrò la donna samaritana al pozzo di Sicar; il padre o la madre fa, assieme a tutti, il segno della Croce, dicendo:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

℞. Amen.

Lodiamo Dio nostro Padre che nel Battesimo ci ha fatto suoi figli in Cristo.

℞. A lui la gloria nei secoli.

MONIZIONE

In questo giorno del Signore, [nell’ora in cui il Signore Gesù ha incontrato la donna Samaritana] rivolgiamoci con fiducia a Dio che è la nostra sola pace.

La nostra famiglia, raccolta nella fede, crede che come il Signore Gesù attese la donna Samaritana al pozzo di Giacobbe, il pozzo dei Padri di Israele, attende ora anche noi, in questo difficile momento della storia degli uomini, per rafforzare la nostra fede e la nostra speranza in lui, Dio unico e vero, dal quale riceviamo l’acqua viva della salvezza.

Attraverso la preghiera e il silenzio vogliamo esprimere, infine, il segno della nostra comunione con Cristo nel desiderio di poter presto celebrare l’Eucaristia insieme a nostri fratelli e alle nostre sorelle.

LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.

Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42)
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: Io non ho marito. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

 

In Silenzio per la riflessione personale.

INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO

Credendo che l’acqua viva e zampillante, promessa dal Signore Gesù alla donna Samaritana, è lo Spirito Santo, colui che guida la preghiera invita tutti a invocarlo sulla propria famiglia e sulla Chiesa tutta:

Signore, sorgente della vita, tu offri all’umanità riarsa dalla sete l’acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo Salvatore; ora vogliamo invocarti perché tu conceda al tuo popolo il dono dello Spirito Santo, perché sappia professare con forza la sua fede, e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore.

Quindi tutti i membri della famiglia recitano la sequenza allo Spirito Santo:

VIENI, SANTO SPIRITO,

MANDA A NOI DAL CIELO

UN RAGGIO DELLA TUA LUCE.

VIENI, PADRE DEI POVERI,

VIENI, DATORE DEI DONI,

VIENI LUCE DEI CUORI.

CONSOLATORE PERFETTO,

OSPITE DOLCE DELL’ANIMA,

DOLCISSIMO SOLLIEVO.

NELLA FATICA, RIPOSO,

NELLA CALURA, RIPARO

NEL PIANTO, CONFORTO.

O LUCE BEATISSIMA,

INVADI NELL’INTIMO

IL CUORE DEI TUOI FEDELI.

SENZA LA TUA FORZA,

NULLA È NELL’UOMO,

NULLA SENZA COLPA.

LAVA CIÒ CHE È SORDIDO,

BAGNA CIÒ CHE È ARIDO,

SANA CIÒ CHE SANGUINA.

PIEGA CIÒ CHE È RIGIDO,

SCALDA CIÒ CHE È GELIDIO,

DRIZZA CIÒ CHE È SVIATO.

DONA AI TUOI FEDELI

CHE SOLO IN TE CONFIDANO

I TUOI SANTI DONI.

DONA VIRTÙ E PREMIO,

DONA MORTE SANTA,

DONA GIOIA ETERNA.

AMEN.

PREGHIERA SILENZIOSA

Colui che guida la preghiera dice:

Raccogliamoci davanti a Dio nostro Padre, perché accolga la nostra umile preghiera Il silenzio che ora compiamo ci unisca profondamente al Signore Gesù, immolato, sepolto e risuscitato, presente nell’Eucaristia che ora vogliamo [se la preghiera si fa in casa si aggiunge: spiritualmente] adorare con le parole del Serafico Padre San Francesco.

Quindi tutti insieme proseguono:

I ADORIAMO, SIGNORE GESÙ CRISTO, QUI E IN TUTTE LE TUE CHIESE CHE SONO NEL MONDO INTERO E TI BENEDICIAMO, PERCHÉ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO.

Tutti in silenzio, si rivolgono al Signore Gesù Cristo, adorando la sua presenza.

Possono anche mettersi in ginocchio.

INVOCAZIONI E PREGHIERA DEL SIGNORE

Colui che guida la preghiera dice:

Rinnovati dall’ascolto della Parola di Dio e sapendo di essere un solo Corpo, per il dono dello Spirito Santo, preghiamo per la Chiesa e per il mondo intero.

℞. Abbi pietà del tuo popolo, Signore.

Rafforza la tua Chiesa. ℞.

Illumina il nostro Papa Francesco. ℞.

Consola il nostro Vescovo Claudio. ℞.

Rafforza la nostra Nazione italiana che è nella prova. ℞.

Guarisci i malati. ℞.

Consola e sostieni le famiglie nelle quali ci sono ammalati. ℞.

Sostieni gli anziani che sono soli. ℞.

Suscita la carità specie verso chi non ha nessuno. ℞.

Custodisci i popoli nella pace. ℞.

Allontana ogni malattia e ogni sciagura. ℞.

Soccorri i poveri. ℞.

Conforta gli orfani e le vedove. ℞.

Visita gli agonizzanti. ℞.

Concedi la pace ai defunti. ℞.

E ora rivolgiamoci con fiducia a Dio

e diciamo la preghiera che il Signore ci ha insegnato: Padre nostro.

PREGHIERA

O Padre, che nel tuo amato Figlio, ci hai dato l’acqua viva della salvezza suscita, a rimedio del peccato, la preghiera e le opere di carità fraterna verso quanti sono nella prova e nella solitudine.

Ti preghiamo, Signore onnipotente e misericordioso, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza, conforto nel pianto, ascolta la preghiera che rivolgiamo a te: salvaci da ogni prova e turbamento, liberaci da ogni malattia e angustia dello spirito e donaci un sicuro rifugio nella tua misericordia.

Per Cristo nostro Signore.

℞. Amen.

Colui che guida la preghiera invoca la benedizione di Dio su tutti i presenti e, facendosi il segno della Croce, dice:

Il Signore ci guidi nel cammino della Quaresima all’autentica conversione del cuore, ci benedica, ci protegga e ci custodisca nel suo amore.

℞. Amen.

A cura dell’Ufficio diocesano per la Liturgia