ANTIFONA D’INGRESSO
Di te dice il mio cuore: “Cercate il suo volto”.
Il tuo volto io cerco, o Signore.
Non nascondermi il tuo volto.
VANGELO
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore
RIFLESSIONE
Abbiamo contemplato Gesù nel deserto, tentato sin dall’inizio della sua predicazione. Oggi lo ritroviamo vicino alla fine, quando ormai ha chiaro come va a finire, trasfigurato in cima ad un monte, alla presenza di tre apostoli. E’ un momento di grande bellezza ed è la bellezza che siamo tutti chiamati a vivere e contemplare se un giorno saremo chiamati a fare l’esperienza della vita eterna. Per Gesù, che vive un momento di intensa solitudine per via dell’incomprensione degli apostoli, il vedersi trasfigurato, conversare con Mosè ed Elia, riascoltare la voce del Padre, che già ha sentito il giorno del suo battesimo, è la conferma del fatto che sta facendo le scelte giuste e quindi è un grosso aiuto e un momento di grande gioia. Anche per i discepoli, che non capiscono e rifiutano i discorsi che Gesù sta facendo loro in privato per prepararli alla sua Passione, è una conferma che stanno seguendo veramente il messia, e non uno squilibrato che sogna il martirio e che li sta trascinando in un baratro, incurante del loro futuro; perché di questo giustamente hanno paura. Per noi è bello provare ad immaginare questa scena, ma ciò che è ancora più bello è riuscire a credere che sia realmente accaduto, perché crederci ci apre un orizzonte immenso e invoglia anche noi come i discepoli a continuare a seguire questo Gesù di Nazareth, con la speranza che un giorno potremo contemplare Dio, o per lo meno un riflesso della sua luce.
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