15 MARZO 2014

INCONTRO DI FORMAZIONE VICARIALE PER I CONSIGLI PASTORALI

I CPP dopo le Lodi in chiesa a Sarmeola si sono ritrovati nella sala del patronato per un breve rinfresco e successivamente per ascoltare le parole di Stefano Bertin e il video del vescovo Bettazzi.

  • Stefano Bertin, vicepresidente del Consiglio Pastorale Diocesano, ha approfondito il tema “Consigliare nella Chiesa”.

Innanzitutto la comunità non è un contenitore di servizi, una ong, ma un soggetto. Un soggetto animato dallo SPIRITO. Essere consiglieri è un dono dello Spirito. Esso ci dà la capacità di OSARE anche oltre il buon senso, OLTRE alla prudenza, e ci permette di FARE DISCERNIMENTO ( ci aiuta a comprendere cosa Dio vuole dalla nostra comunità).

Il CPP è luogo di UNITARIETÁ, infatti in esso sono presenti tutti i rappresentanti dei gruppi e altre persone che per elezione o nomina ne fanno parte, e luogo di CORRESPONSABILITÁ. È un luogo in cui si delinea l’idea di Chiesa che abbiamo in testa.

La CHIESA è il Popolo di Dio                                             Se Dio venisse meno cadrebbe tutto?

È un popolo in cammino alla ricerca dell’essenzialità.

Essere Consigliere è una CHIAMATA, la chiamata a prendersi cura particolare della comunità.

Prima domanda: SONO consigliere o FACCIO il consigliere?

Iª Peculiarità: prendersi CURA delle RELAZIONI

Seconda domanda: come curiamo le relazioni all’interno delle nostre comunità e dei nostri consigli?

Vengono prima le persone o cerchiamo le persone a seconda delle cose da fare?

IIª peculiarità: SINODALITÁ in comunità per riuscire e per ri-uscire in vicariato

IIIª peculiarità: diritto e dovere di concorrere al BENE COMUNE (parrocchiale e territoriale) e collaborare con le altre comunità per rispondere in modo adeguato alla complessità di oggi.

Obiettivo: PASTORALE = EDIFICARE Comunità Cristiane

Cogliere le domande profonde della comunità

Intercedere, ASCOLTARE, STARE VICINO AL CUORE della famiglia

rivelando il lievito del Vangelo e coltivando la FEDE

  • Del vescovo Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, uno dei pochi che può ancora raccontare dal vivo il Concilio Vaticano II, abbiamo visto “dal volto di Gesù al volto della Chiesa”, video estratto dall’intervento all’Assemblea Diocesana del 12 ottobre 2012.

Egli definisce il Concilio Vaticano II una novità per tre motivi:

  1. Perché ECUMENICO, universale, per la prima volta al Concilio partecipava tutto il mondo
  2. Perché del CAMBIAMENTO, tenendo fermi le cose importanti bisognava aggiornare il modo di dirle
  3. E PASTORALE, in genere i Concili erano stati dogmatici, si discutevano le verità di Fede; durante il Vaticano II si doveva discutere invece su come fare perché le verità di fede diventassero proprie di ognuno.

Durante il Concilio furono elaborati quattro documenti fondamentali definiti COSTITUZIONI:

DEI VERBUM sulla divina rivelazione

LUMEN GENTIUM sulla Chiesa, Popolo di Dio

SACROSANCTUM CONCILIUM sulla liturgia

GAUDIUM ET SPES sulla Chiesa nel mondo contemporaneo

Quest’ultima ci dice “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.

La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti.

Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia.”

  • Successiva divisione in gruppi e confronto sugli interventi e sull’essere consiglieri.
  • Infine condivisione delle riflessioni. Riporto alcune parole chiave esposte in questo momento:

FORMAZIONE        ESSERE CONSIGLIERE non fare              PREGHIERA VOCAZIONE/CHIAMATA                       MISSIONARIETÁ                INCARNAZIONE                RELAZIONI + che attività    INTERCEDERE                   DISCERNIMENTO              VICARIATO             invocare lo SPIRITO DIFFICOLTÁ di essere cristiani fino in fondo                        UMILTÁ                   CORRESPONSABILITÁ

trasmettere il cristianesimo con la vita nella vita delle persone di oggi.